martedì 12 aprile 2016

raccontare gli altri, raccontare di sé



Stamani la classe 3 C della Scuola Secondaria di primo grado "F.Severi" ha concluso il percorso ‪#‎inviaggioconidiritti‬, realizzato con la libreria La Casa Sull'Albero e me.



Dopo la lettura e l'analisi del romanzo Storia di Malala, di Viviana Mazza, i ragazzi si sono cimentati nella riscrittura della storia, scegliendo di trasformarla in un diario della protagonista. 
C'è un doppio sforzo: quello di recuperare e imparare a padroneggiare un tipo di scrittura che nell'epoca dei social network è poco esplorato e quello di farlo per raccontare il mondo interiore di una ragazza speciale come Malala Yousafzai. Questo ha significato non solo ripercorrere le vicende lette nel romanzo di Viviana Mazza, ma anche cercare di identificarsi nella giovane pakistana, nell'intento di descriverne la personalità e le emozioni in modo autentico. Scandagliare il cuore di Malala, però, ha rappresentato anche la possibilità di fermarsi e ascoltare se stessi, lasciando che il foglio bianco diventasse uno schermo in cui lasciar palpitare il proprio sentire. 




Alle parole, i ragazzi hanno aggiunto splendide illustrazioni e poi le pagine sono state racchiuse in un poetico libro fatto a mano.




Nell'anno scolastico in corso, gli atelier nelle scuole secondarie di primo grado sono stati numerosi, ma questa esperienza per me è stata particolarmente coinvolgente, perché in classe ho avuto la duplice veste di collaboratrice della libreria La Casa sull'Albero e di insegnante: la 3C, infatti, è anche la mia classe e i ragazzi sono anche i miei studenti. Spero di aver piantato un piccolo seme, di aver contribuito ad aprire lo sguardo a nuove prospettive. Raccogliere in un quaderno, appunti, pensieri, ricordi e illustrazioni è una scelta controcorrente: scrivere e disegnare significa depositare su carta le storie degli altri e la propria e può servire a raccontare e conservare l'unicità della propria vita.




Nessun commento:

Posta un commento