Qualche tempo fa ho scoperto che il quattro, pur non essendomi mai piaciuto molto, è un bel numero. Preferisco i dispari, io. Il quattro è idoneo, potente, pratico: antipatico. Amara cicatrice di giornate di scuola andate storte. Quadrato e inquadrato nella sua forma di seggiolina, statico.
Invece no, lo confermo oggi. Quattro è un numero interessante.
Se te lo attaccano come una medaglia, quegli spigoli sembrano le punte di una stella che brilla.
Mi siedo sulla seggiolina insieme a Jane, contenta per questa menzione di Nadia Terranova al mio racconto: Le vere eroine hanno sempre difetti.
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